REGGIO EMILIA. Spettacoli, laboratori, narrazioni, giochi e sport. Questo e molto altro è Estate popolare, il cartellone di appuntamenti a cielo aperto che da metà giugno a metà settembre animerà 20 quartieri di Reggio Emilia. Una proposta di Acer promossa e sostenuta dal Comune di Reggio Emilia, assessorato alla Casa, con il sostegno del Comitato territoriale di Iren. La rassegna diffusa, completamente gratuita, ha l’obiettivo di coinvolgere le fasce di popolazione più fragili, che possono aver maggiormente subito le conseguenze del Covid in termini di stabilità economica, socialità e qualità della vita.
Il progetto nasce nel 2020, dopo il primo lockdown, con l’intento di ricucire i legami e riconnettere i quartieri e la città grazie alla cultura dal vivo. Per la seconda estate in tempo di pandemia, la rassegna si pone l’obiettivo di promuovere il protagonismo e la relazione tra persone, favorire il confronto interculturale e intergenerazionale, offrire una maggiore attrattività ai quartieri popolari della città per il benessere comune e per migliorare la qualità dell’abitare, nonché prevenire ogni forma di conflittualità.
Ogni fase della progettazione del cartellone ha visto il coinvolgimento dei principali portatori di interesse, dai residenti all’amministrazione comunale, fino alle associazioni presenti sul territorio. Aumentano anche i quartieri interessati, che quest’anno sfiorano la ventina: ex Catellani, Compagnoni, Fenulli, Don Pasquino Borghi, via Ariosto, piazza San Zenone, Foscato, Pieve, Gardenia, Rosta Nuova, Quartiere Giardino, via Rivoluzione d’Ottobre, Villaggio Stranieri, via Fogliani, via Monte San Michele, via Paradisi, Santa Croce, Villa Sesso.
«Siamo contenti di presentare la seconda edizione di Estate popolare per diverse ragioni – afferma Lanfranco de Franco, assessore comunale alle Politiche abitative e alla Partecipazione – perché oggi è ancora più importante dare spazio alle tante associazioni e realtà culturali che hanno subito pesantemente le chiusure forzate a causa del Covid. In ultimo vogliamo ribadire l'importanza della cultura pubblica e della socialità come strumenti di benessere, soprattutto dopo i tanti mesi in cui siamo stati costretti in casa senza occasioni di incontro, di crescita e di svago condiviso, specialmente per i più piccoli. Le iniziative saranno una bella occasione per rivedersi, creare nuove relazioni tra persone, condividere momenti di cultura e divertimento». —
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