REGGIO EMILIA. Dopo l'Ascoli, anche il Cittadella paga dazio alla Reggiana: la squadra costruita in estate dal duo Tosi-Alvini ha cambiato pelle per mano dello stesso direttore sportivo e dell'allenatore che ora ha tra le mani un'altra squadra, una Reggiana "camaleontica" per stessa definizione del tecnico di Fucecchio.
Che ora può cambiare e adattare ruoli e posizioni di alcuni giocatori che si stanno rivelando decisamente preziosi per il cammino dei granata verso la salvezza. "In tempi non sospetti - ha detto a fine partita il tecnico del Cittadella Roberto Venturato - ho più volte sottolineato il loro modo di esprimere il gioco, oggi gli uomini di Alvini avevano grandi motivazioni e hanno mantenuto il giusto atteggiamento per tutta la durata della gara".
Il giorno dopo la vittoria che nessuno si aspettava piovono elogi sulla Reggiana di Alvini che però è stato il primo a gettare acqua sul fuoco. "La miglior Reggiana? Non sono d'accordo" ha subito detto a fine partita l'allenatore, pur riconoscendo tutti i meriti a Libutti e compagni.
Ancor più realistico di Alvini è il direttore sportivo Doriano Tosi che - in una intervista che potete leggere integralmente sulla Gazzetta in edicola lunedì 22 febbraio - mette in guardia dai facili entusiasmi: "la classifica fa ancora paura" dice, alludendo al fatto che un solo punto separa i granata dalla zona playout. E non ha tutti i torti, Tosi: vincendo al "Tombolato" i granata hanno staccato Cremonese e Brescia ma soltanto di un punto.
Eppoi ci sono gli infortuni. Che anche contro il Cittadella hanno aggiunto nuovi "degenti" all'infermeria. Il riferimento è a Fausto Rossi, costretto a lasciare il campo anzitempo per i guai muscolari a cui sembra essere abbonato. E a Matteo Ardemagni, anch'egli uscito presto dal campo per una frattura alla mano destra. Una frattura che rischia di lasciarlo fuori per l'altra sfida che incombe: venerdì 26 febbraio alle 19, al Città del Tricolore, arriverà la Salernitana, per il ritorno di un match che i granata non hanno fin qui mai giocato.