ASSAGO (Mi). Tanta buona volontà non basta. La Grissin Bon lotta ma non fa l’impresa nell’arena di una Milano non brillantissima, ma capace comunque di chiudere i conti quando era ora di farlo.
Reggio resta lì, a mangiarsi le mani, per aver ripreso più volte la gara fra le dita, ed averla poi persa, nella seconda metà del terzo quarto quando l’AX mette di prepotenza un 20 a 6. Ma anche nel periodo conclusivo, quando dal possibile -4, Reggio viene di nuovo spinta sott’acqua. A tradire Buscaglia, principalmente, le guardie annullate dalla difesa meneghina.
Con un 2/2 dalla riga, Micov ribalta e Rodriguez ci mette anche il carico: è il 28-25. Candi ci mette subito la pezza e, anche se arriva la schiacciata prepotente di Tarczewski, quella successiva di Owens (30-29) ribadisce come Reggio sia ancora in piena corsa. Mischia le carte, Messina. Con un nuovo assetto, l’AX torna a infiammarsi. Reggio subisce un minibreak di 6 punti, interrotto al 17’ da Owens. La Grissin Bon tocca poi il -2 (38-36), aiutata, ancora, dagli errori al tiro pesante di Milano, appannatissima dai 6.75. Dopo qualcosa come 8 errori consecutivi dalla lunga distanza, l’AX ritrova con Scola il canestro dall’arco e riprende quota. Alla pausa lunga, lo squadrone di casa arriva così sul 44 a 38.
Concreta al massimo, la Grissin Bon detta legge nei primissimi minuti della ripresa. Poeta innesca alla grande in compagni: ne scaturisce un 6 a 0 che consente a Reggio di mettere il naso avanti (44-45). Stordita, Milano segna solo dalla riga bianca (Micov 1/2) e l’irritazione del guru Messina a bordocampo è evidente.
Micov impatta, ma la Grissin Bon vola avanti con la bomba di Johnson-Odom (48-51).
L’antisportivo fischiato a Fontecchio dà il via alla risalita avversaria. In un niente, con un break di 9 a 0, Milano si porta dal -3 al +6 (60-54). Si fa sempre più devastante il fuoco milanese: al 27’, quando Tarczewski la mette, Reggio è già precipitata sul -10 (66-56). Che diventa presto -12. Messina, al bordo della “gabbia”, si avvicina troppo a Upshaw, toccandolo, e si becca un tecnico. I quattro punti reggiani che seguono sono ossigeno puro per i biancorossi, in evidente affanno. Non cambia però il trend della gara: Milano chiude il quarto sul +13.
Non si dà per vinta, Reggio. Che alza il ritmo, trova bei punti e ricuce fino al -5 (80-75, al 36’) con l’appoggio di Johnson-Odom che suggella un parziale di 13 a 5. Si percepisce la stanchezza e gli errori si moltiplicano sui due fronti. Una magia di Scola consente all’AX di entrare negli ultimi120” sul+7. Un libero di Poeta e, quindi, Nedovic a far malissimo alla difesa reggiana. Svirgolano fuori però troppi tiri degli uomini di Buscaglia. Che sul canestro di Brooks, quello dell’86 a 78 a una quindicina di secondi al gong finale, issano bandiera bianca.
Nedovic, da casa sua, chiuderà poi del tutto i conti.