BAGNOLO. I lavori e la conseguente chiusura, a partire da oggi, per tre giorni della parte centrale di piazza Garibaldi infiammano le discussioni dei bagnolesi. Il primo a intervenire sulla propria pagina Facebook ieri mattina è stato il sindaco Gianluca Paoli con un secco commento: «Mantenere in efficienza una piazza che finalmente funziona è un doveroso investimento. Cambiare i paletti di gesso, come facevano prima perché avevamo una circolazione da barzelletta, molto meno».
«La proposta di asfaltare è una provocazione che lascio cadere – risponde a stretto giro Paoli –. Noi non rinneghiamo i lavori di riqualificazione, ma i materiali scelti».
Il riferimento è al ciottolato di pregio scelto dalla passata amministrazione comunale Pd per la pavimentazione della piazza. Un materiale costoso che l’attuale amministrazione ha invece scelto di sostituire, nelle parti danneggiate, con ciottolato meno costoso, tipo quarzite, esteticamente simile. Al punto da farne scorta anche nell’eventualità di dover intervenire nuovamente in futuro per altre rotture. «Ad esempio, gli autobloccanti lato municipio e lato portici, anche se pensati fin dall’origine come carrabili, necessitano di continua manutenzione – precisa infatti il sindaco –. Lo spostamento della strada al centro eviterà almeno di avere quella spesa sul lato portici, oggi pedonalizzata».
La precedente organizzazione viaria, infatti, voluta dalla giunta Casali, vedeva le auto circolare ai due lati esterni della piazza, la cui parte centrale era stata pedonalizzata. Una soluzione a cui si era arrivati dopo non poche difficoltà nella realizzazione dei lavori, che avevano tenuto ostaggio attività e residenti per lungo tempo. L’attuale maggioranza aveva fatto del ritorno delle auto al centro della piazza uno dei suoi principali obiettivi fin dalla campagna elettorale. «Quello che ci ha mosso nei nostri ragionamenti – spiega Paoli – è sempre stato ricercare l’equilibrio sostenibilità/fruibilità, per cui, alla fine di tutto, meglio spendere soldi per una piazza fruibile e che funziona, che per un “salotto” inutilizzato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA