BORETTO. Sono passati poco più di tre mesi da quell’incidente avvenuto sulla sua spiaggia, a causa del quale è ricoverato all’ospedale di Imola dove si sta gradualmente riprendendo. Il “Re del Po”, Alberto Manotti, è un vero protagonista sulle rive del Grande Fiume e oggi compie 79 anni. La moglie Piera e i figli Monica e Yuri seguono con apprensione l’evolversi della situazione rispetto alle sue condizioni di salute e sono in costante contatto con lui, che in queste settimane sta procedendo a piccoli passi verso la guarigione. E anche nella Bassa, è nei pensieri della propria comunità. «Il nostro papà è una roccia – spiega la figlia Monica – e vogliamo esprimergli una particolare vicinanza in questo giorno speciale, che non possiamo trascorrere insieme. Non vediamo l’ora che torni a casa per poterlo riabbracciare, anche se i medici ci hanno riferito che ci vorrà ancora qualche mese».
L’incidente che ha visto protagonista Manotti è avvenuto alla fine dello scorso maggio, quando nel primo pomeriggio venne trovato privo di sensi da un passante nella sua capanna, che si raggiunge percorrendo il sentiero dietro al ristorante e all’albergo “Al ponte”.A seguito di un malore, l’uomo era caduto violentemente sul pavimento della capanna – posta a qualche metro di altezza – rimediando diverse contusioni che ne hanno limitato in queste settimane la mobilità.
Operaio in una fabbrica di mobili e per anni custode del locale campo sportivo, fin dagli anni ‘70 Manotti ha realizzato nel greto del Po baracche e costruzioni, incastrando e inchiodando tronchi e rami recuperati sulle rive, realizzando costruzioni fantastiche, come un vascello e giochi per bambini. Personaggio storico e pittoresco del paese qualche anno fa salì alla ribalta nazionale grazie al documentario di Elena Fieni “Visibile...Invisibile: un re racconta il suo regno” e ai diari del giornalista Paolo Rumiz pubblicati su Repubblica.