Vetto. Sta andando avanti tra proposte interessanti che emergono dalla comunità e idee che saranno la base per azioni concrete nei prossimi mesi, il progetto “Vetto-re di idee”. Si tratta di un percorso partecipativo che si propone di creare una progettazione per la riqualificazione del centro del paese puntando su territorio, turismo, sostenibilità e benessere collettivo. Un progetto che ha ottenuto anche un finanziamento regionale.
Nello specifico questi spazi sono alcuni ex alberghi ora in disuso vicini al centro del paese, la palestra, la sala polivalente, i giardini pubblici, la sala espositiva all’ingresso di Vetto. «Raccolte tutte le indicazioni – prosegue Ruffini – sceglieremo le priorità di intervento, e si farà un piano di rigenerazione urbana per i prossimi anni. Ci sono anche sovvenzioni importanti a livello regionale per questo tipo di interventi. Coinvolgeremo anche le scuole medie del paese nella progettazione per avere le idee e proposte anche dei ragazzi».
Le idee. Dal percorso stanno emergendo proposte concrete come, spiega Tiziana Squeri coordinatrice del progetto che tra l’altro ha seguito anche un iter simile a Casina che ha portato dopo anni alla riqualificazione del Pr1, comparto in abbandono nel centro del paese. «Nel centro di Vetto – spiega – ci sono diversi punti che sono degni di attenzione e intervento nella percezione della comunità. I due alberghi oggi in disuso sono il Centrale, in via Val d’Enza, e il Rossel, proprio accanto al municipio: si tratta di due edifici di proprietà privata, chiusi da qualche anno ma ancora in condizioni abbastanza buone. Il Centrale è quello in condizioni migliori perché chiuso da meno tempo, il Rossel però è più grande e consentirebbe di ospitare diverse attività. Da parte dei cittadini che stanno partecipando al percorso sono già emerse idee interessanti, per rigenerarli e dedicarli ad attività più moderne, ma sempre nell’ambito dell’ospitalità, di un turismo a carattere ambientale, sportivo, escursionistico. Idee come ospitalità studiata appositamente per i ciclisti e le e-bike, per citare un esempio, oppure spazi da dedicare a ostello». «Queste idee – prosegue – potranno rappresentare la base per aprire un dialogo con la proprietà, e pensare ad esempio a modalità di uso in convenzione o utilizzo temporaneo per alcuni anni con il loro accordo».
Ma le proposte emerse sono molte di più e riguardano anche la palestra che si vorrebbe ricostruire più grande e funzionale, gli ambulatori pubblici il cui accesso sarebbe da riqualificare, l’arena estiva da valorizzare, valutandone anche la copertura, migliorare l’accessibilità dei marciapiedi, migliorare la cartellonistica per i sentieri, individuare una zona per sosta camper e area picnic, trovare uno spazio dove realizzare un locale per i giovani. Il percorso vedrà nuovi appuntamenti in primavera.