BIBBIANO Il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti, è libero. A deciderlo è stata la Cassazione visto il ricorso discusso martedì mattina dai suoi avvocati, Giovanni Tarquini e Vittorio Manes, che difendono il sindaco indagato nell'inchiesta sugli affidi chiamata"Angeli e Demoni".
In attesa delle motivazioni, la Cassazione avrebbe deciso per la revoca sentenziando che non sussistevano le condizioni per l'arresto e quindi per una misura cautelare. Ma si tratta per ora di una indiscrezione rilanciata da politici del Pd.
Accogliendo il ricorso i giudici di Roma hanno superato la decisione del tribunale del Riesame dello scorso 20 settembre, che aveva revocato i domiciliari per il sindaco del Partito Democratico, disponendo però per lui l'obbligo di dimora ad Albinea dove vive con la famiglia.
Carletti è tra i 29 indagati nell’inchiesta della Procura di Reggio accusato di abuso d'ufficio e falso riguardo all'affidamento di spazi per la cura di minori senza evidenza pubblica.
Carletti stesso è sceso ieri a Roma con i suoi avvocati, con i quali aveva scelto fin dall'inzio una linea difensiva senza compromessi. Non si è infatti dimesso dalla carica dopo essere stato indagato nel giugno scorso nell’inchiesta sugli affidi in Val d’Enza, a cui era seguita la sospensione dal ruolo pubblico con un decreto della Prefettura, che aveva passato la guida del Comune al vicesindaco Paola Tognoni.
La Cassazione ha stabilito che non vi sono mai state le condizioni per l’arresto del Sindaco di BIBBIANO.
— PL Castagnetti (@PLCastagnetti) December 3, 2019
Non aggiungo commenti.
Un eventuale processo non dovrebbe tardare ad arrivare visto che, secondo quanto trapelato dalla procura reggiana, la fine delle indagini preliminari sarebbe prevista per la metà di dicembre.
La #Cassazione ha stabilito che non ci sono mai state le condizioni per l'arresto del #sindaco di #Bibbiano. Annullata di conseguenza ogni misura cautelare nei confronti di Andrea #Carletti.
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) December 3, 2019
La giustizia prima o poi arriva...