CASALGRANDE. Si delineano i primi assetti dei neonati consigli di frazione di Casalgrande. Domenica scorsa il Comune reggiano ha ospitato le elezioni per indicare i rappresentanti degli otto organi consultivi territoriali, quaranta persone votate fra le sessanta candidate. . Potevano presentarsi o i residenti maggiorenni o i titolari di attività economiche presenti nelle varie aree, non c’erano liste ma candidature individuali e ogni cittadino poteva indicare un massimo di due nomi.
Ogni consiglio sarà formato da cinque consiglieri, fra cui verranno scelti presidente, vicepresidente e segretario; l’incarico verrà ricoperto a titolo gratuito. Gli scrutini sono terminati, per le nomine ufficiali si dovrà attendere le verifiche della commissione elettorale. Gli elenchi sono comunque pronti.
A Villalunga gli eletti sono Alessandro Barozzi, Giuliano Galiazzo, Paolo Menozzi, Morilena Sala, Annamaria Togni. A Veggia si va con Giampaolo Gottardi, Alessandro Lasagni, Gabriele Mammi, Lorena Taglini e Marco Vacondio, mentre a Sant’Antonino i consiglieri saranno Claudia Baraldi, Morena Borelli, Claudio Casali, Michele Guiducci, Albano Tabelli.
A Casalgrande Alto la rappresentanza è affidata a Giovanni Abruzzese, Domenico Ganassi, Luigi Grimaldi, Matteo Lorenzi e Monica Zanni, mentre a San Donnino tocca a Sergio Bertani, Barbara Bizzarri, Silvia Iaccheri, Anastasia Moretto e Giulia Zannoni. Ai Boglioni, a Casalgrande capoluogo, sono stati scelti col voto Gianni Borghi, Tiziano Caprari, Raffaello Medici, Marco Grulli, Liliana Spadoni, a Dinazzano ci saranno Arianna Bedeschi, Raffaele Ferraro, Gian Carlo Nicoli, Alberto Paganelli e Tommaso Trevisi. Infine Salvaterra, con Giancarlo Bolondi, Vittorio Imer Bondi, Giuliana Francia, Daniele Mammi e Fabio Mammi.
Come funziona. Il consiglio di frazione rimarrà in carica sino al termine del mandato dell’amministrazione in carica, i singoli consiglieri potranno decadere se salteranno tre riunioni consecutive senza portare materiale giustificativo scritto. Le sedute consiliari saranno pubbliche, a meno di questioni particolari che richiedano riservatezza. Vi potranno prendere parte – senza diritto di voto – il sindaco, l’assessore di riferimento o un delegato da loro nominato, anche in maniera permanente. Le decisioni formali richiederanno la maggioranza assoluta, tre pareri favorevoli su cinque.Il consiglio dovrà riunirsi almeno due volte all’anno, con almeno una sessione in seduta plenaria.
Cosa possono fare. Ogni volta che un terzo dei componenti lo richiederà, il presidente dovrà convocare una riunione. I consigli sono chiamati a fare da tramite fra le frazioni e l’amministrazione comunale, a portare proposte e analisi. Inoltre potranno convocare assemblee, interpellare sindaco e giunta e presentare proposte, petizioni o interrogazioni a cui l’amministrazione dovrà dare risposta scritta nel giro di trenta giorni. —