REGGIO EMILIA. Quando è spirata nel letto d’ospedale, mercoledì sera al Core, indossava un braccialetto di plastica azzurra, con la scritta «Se hai un sogno, inseguilo sempre». Un motto esemplificativo della personalità di Genziana Razzini, 71 anni, storica titolare del negozio di filati “La lana alla luna” di via Resti (una laterale di via Boiardi, in via Emilia San Pietro), conosciutissima per il suo impegno a favore del commercio del centro storico di Reggio Emilia.
Originaria di Fabbrico, grande appassionata di maglieria, pochi sanno che nella prima parte della sua vita lavorativa Genziana si è occupata della produzione a mano di maglieria per i grandi stilisti: grazie a un pool di magliaie, soprattutto in Abruzzo, produceva per Milano. Un incidente stradale l’ha spinta a smettere di viaggiare e a diventare stanziale. Ha così deciso di aprire il negozio di filati di via Resti, diventato ben presto un punto di riferimento per parecchie donne reggiane che lì hanno imparato a lavorare la maglia. Molte delle sue clienti sono state anche sue allieve: Genziana ha insegnato loro, tramite schede, a intarsiare i filati e a realizzare oggetti originali.
Genziana ha acquisito visibilità in città per le sue battaglie a favore del commercio. Dopo aver fatto parte per vent’anni di Confcommercio, Razzini ha fondato Reggio Commercio Terziario (Rct), un’associazione che nella sua visione avrebbe avuto un imprinting più attuale, con un coinvolgimento diretto degli esercenti: celebri le sue lettere aperte all’amministrazione comunale, in particolare all’allora sindaco Graziano Delrio.Un impegno sociale che si è attenuato quando, sei anni fa, è nata la nipotina, anche lei chiamata Genziana. Nel maggio dell’anno scorso le Razzini hanno festeggiato, nell’abitazione di via Lusenti al Mirabello, quattro generazioni intorno alla centenaria madre della 71enne, Emma, che adesso ha 101 anni.
«Era grintosa e combattiva, ma mai aggressiva e capace di profonda dolcezza – la ricorda la figlia Deborha – Aveva un alto spirito di giustizia, ma sapeva essere umana e comunicativa. Era piena di amici, aveva mille interessi, sempre bella ed elegante».Il negozio – che quest’anno ha compiuto 33 anni – è stato aperto fino ad ottobre, finché le condizioni di salute della titolare lo hanno permesso.Risale ad appena tre mesi fa la terribile diagnosi della malattia, che ha avuto un decorso rapidissimo.
Tante persone ieri hanno voluto dire addio a Genziana Razzini facendo visita alla camera ardente, aperta dalle onoranze funebri Cavazzoni al Santa Maria Nuova. Da lì venerdì 15 novembre partirà il corteo funebre alla volta della chiesa di Sant’Antonio da Padova; alle 10 la messa. Per espressa volontà della defunta non fiori, bensì opere di bene a favore di Avd, l’associazione di volontari domiciliari.