ALBINEA. La proposta arriva dalla lista di opposizione “Sinistra Unita” e ha trovato l’appoggio della maggioranza: far sottoscrivere a chi prenota sale, suolo pubblico e patrocini una dichiarazione aggiuntiva in cui si dichiara di «riconoscere e rispettare i principi, le norme e i valori della Costituzione italiana, repubblicana, antifascista, che vieta ogni forma di discriminazione basata su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali o sociali». Il tema lunedì sera è arrivato in “Commissione consiliare statuto e regolamenti”, dove si è aperto il dibattito.. Ad alimentarlo la presa di posizione dei consiglieri del centrodestra, in particolare del capogruppo Giovanni Marmiroli. Che non è d’accordo sulla parola “antifascista” nel modulo.
«Per quanto mi riguarda – spiega Marmiroli – la concessione degli spazi pubblici deve essere condizionata dal rispetto dei dettami della Costituzione. E credo che sia già abbastanza, perché prevedono sia una serie di obblighi che di diritti. Se io ne prendo una sola parte, quella che mi fa piacere, potrebbe non essere sufficientemente rappresentativa, soprattutto quando la Costituzione tutela e difende la libera espressione del pensiero, secondo la quale tutti sono liberi di professare e perseguire le proprie idee». E sul punto, Marmiroli chiarisce: «Il contrario di fascista non è antifascista. È non fascista. Se uno non ha un pensiero fascista, ma non è comunista, è libero di professarlo».
Il documento arriverà, forse già il prossimo 25 novembre, in consiglio comunale. «Deciderò come votare in base al documento che mi verrà presentato – argomenta –. Anche perché il sindaco, alla mia domanda se in questo modo non verranno concessi spazi, ad esempio, a Casa Pound, non è stato chiaro e mi ha detto che faranno il possibile per non darglieli. Ma io credo che se una formazione, nella cui ideologia io non mi riconosco, è però stata giudicata idonea per presentarsi alle scorse elezioni politiche, il Comune di Albinea non può non darle una sala. Poi, se organizzerà qualcosa di contrario alla Costituzione, allora sono il primo a dire che devono essere perseguiti».
Difende la scelta dell’inserimento di “antifascista” nel modulo il sindaco di Albinea, Nico Giberti. «Io credo che non esista un eccesso nel ribadire i valori fondanti della Carta Costituzionale – dichiara il primo cittadino –. Spero che si possa procedere, come altre volte, con il voto unanime al documento. In tempi come questi, in cui questi valori vengono costantemente messi in discussione, spero non ci siano titubanze e distinguo». —
Elisa Pederzoli
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