SCANDIANO. Attacco all’Anpi sull’inchiesta di Bibbiano. Nella notte fra mercoledì e giovedì, militanti della formazione di estrema destra Forza Nuova hanno sistemato dei grandi manifesti con la scritta “O partigiano… parlaci di Bibbiano” davanti alle sedi di alcune sezioni dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani. L’azione ha coinvolto diverse province.
Nel Reggiano gli autori hanno agito a Scandiano, mettendo il lenzuolo davanti all’ingresso della palazzina Lodesani di via Fogliani, la “casa del volontariato” nel centro della cittadina. . Nella struttura si trovano anche gli spazi dell’Anpi scandianese, bersaglio diretto di Forza Nuova come confermano dai gesti identici fatti a Parma, Modena e Bologna davanti ad altre sedi e poi rivendicate con un comunicato ufficiale.
La questione non è destinata a finire qui, il sindaco Matteo Nasciuti procederà infatti con una denuncia. L’atto arriva il giorno dopo alla dichiarazione pubblica dei vertici del Tribunale dei Minorenni dell’Emilia Romagna di Bologna, che ha dichiarato come – dalla valutazione di cento fascicoli esaminati nel corso dell’estate, dopo l’apertura dell’inchiesta, relativi a richieste di provvedimenti per i minori della Val d’Enza – non emergerebbe nessun “sistema Bibbiano”.
Forza Nuova non accetta questa ricostruzione e se la prende con un proprio “nemico storico”, l’Anpi. Anche la sezione bibbianese dell’associazione partigiana si era unita alla solidarietà espressa al sindaco di Bibbiano da gran parte delle realtà locali nel momento di massimo tempesta, una scelta che già all’epoca aveva generato qualche polemica. In questo caso si è scelta l’Anpi scandianese, in un gesto che nella cittadina del Boiardo ha infastidito molti perché ha coinvolto la casa del volontariato locale.
«Abbiamo trovato questo simpatico striscione davanti alla palazzina in cui hanno sede le nostre associazioni di volontariato. Ci sono tanti modi in cui potremmo commentare queste parole, ma ci stanno già pensando i giudici... Noi per ora sapete cosa facciamo? Denunciamo! Sto andando proprio ora a denunciare il fatto ai carabinieri e credetemi se vi dico che seguirò da vicino le indagini», ha affermato ieri mattina il sindaco Nasciuti, che procederà quindi per vie legali. E le reazioni non si fermano qui.
Una critica secca arriva dal consigliere di opposizione scandianese, Alessandro Nironi Ferraroni: «Che cosa mai c'entrano i partigiani con i fatti di Bibbiano resta e resterà un mistero oscuro, forse anche nella testa di chi ha immaginato questo striscione bislacco e offensivo», scrive. E aggiunge: «Qui, più che un reato, penso sia mancato del tutto il pensiero. Segue figuraccia».
L’ex sindaco Alessio Mammi parla di «vigliaccheria e stupidità. È evidente che non c’è alcun nesso storico, logico o politico tra il soggetto citato ed il fatto richiamato. Solo demagogia buttata un po’ lì per dividere, intimorire ed offendere». Mammi si augura che «tutto il consiglio comunale di Scandiano prenda le distanze perché le differenze di opinioni e di idee, anche su questioni rilevanti, non devono mai scadere in questo modo». Anche l’Arci regionale prende posizione con un intervento del proprio presidente, il reggiano Federico Amico.
A suo parere, «lo striscione dimostra, come se ce ne fosse ancora bisogno, la saldatura tra neofascismo e “parlateci di Bibbiano”. Oltre al ridicolo per la scelta dei tempi (il tribunale dei minori ha messo in discussione la teoria del sistema Bibbiano) è grave che Forza Nuova attacchi vigliaccamente un luogo dove hanno sede Anpi e le associazioni di volontariato. La solidarietà, il civismo, l’associazionismo sono ovviamente portatori di valori opposti a quelli che questi criminali vogliono proporci».