REGGIO EMILIA. Strattoni e spinte, frasi anche con connotazioni razziste rivolte ai bambini, parole con minacce sottintese ma ben comprensibili dai piccini; bambini afferrati per un braccio alzati con forza e - in un caso - un anche bimbo sbattuto a terra finchè non si mette a piangere; infine un bambino che, fatta la pipì addosso, veniva lasciato in bagno per una decina di minuti «perchè deve sentirsi a disagio».
Minacce e violenze che hanno fatto scattare due divieti di dimora nel Reggiano, con divieto d’accesso a tutte le scuole materne e d’infanzia nei confronti di due insegnanti - una reggiana 56enne e una 54enne pugliese d’origine ma abitante in città - in seguito a indagini dei Carabinieri di Scandiano su presunti maltrattamenti ai danni di bambini frequentanti una scuola materna statale della provincia di Reggio Emilia.
I provvedimenti sono stati disposti dal gip del tribunale di Reggio Emilia Giovanni Ghini: le indagini, corredate da riprese audio e video, hanno riguardato in totale e insegnanti ora accusate di di maltrattamenti aggravati ai danni dei bambini. Per due di loro, sono scattati anche i provvedimenti cautelari.