BAGNOLO. Avevano fatto irruzione con in testa un cappellino con a visiera e armati di tagliacarte. Per alcuni interianbili minuti avevano tenuto sotto scacco la filiale di Bagnolo del Crédit Agricole. E, mentre uno dei due teneva sotto controllo gli altri impiegati impedendo loro di accedere all’area aperta al pubblico, il complice si era avvicinato a un cliente che stava effettuando un versamento alla cassa, puntandogli un tagliacarte alla gola. Così, aveva intimato al cassiere di consegnargli i soldi altrimenti lo avrebbe sgozzato.
L’ASSALTO
Era il 18 aprile del 2018. Ora i carabinieri della stazione di Bagnolo e Correggio hanno identificato e arrestato, con la collaborazione dei colleghi di Secondigliano, in provincia di Napoli, gli autori della rapina. Tanto che la procura ha ottenuto dal gip del tribunale di Reggio un’ordinanza di custodia cautelare a carico di un salernitano 30enne residente a Correggio, Daniele Fantastico, e un 42enne napoletano, Giuseppe De Martino, ora ristretti in regime di arresti domiciliari a disposizione della competente autorità giudiziaria. È stato grazie alle dichiarazioni dei testimoni, e a quanto registrato dal sistema di videosorveglianza della banca, che i carabinieri, visionando i fotogrammi della rapina, hanno riconosciuto da subito uno dei banditi, che aveva fatto da palo durante la rapina: è il 30enne che abita a Correggio.
A quel punto, sono scattati controlli e appostamenti. Ed è stato tenendo d’occhio lui che sono arrivati al complice. Lo hanno sorpreso in compagnia del 42enne napoletano che agli occhi di militari è apparso fortemente somigliante all’autore materiale della rapina,così come immortalato dalle telecamere di sorveglianza.
Da questo primo riscontro, si è passati alle sedute di individuazione fotografica effettuate da parte dei testimoni della rapina che in effetti hanno riconosciuti in quell’uomo lo stesso dell’assalto in baca e l’analisi antroposomatica tra i volti dei due sospetti e quello dei due rapinatori così immortalati dalle telecamere.
LE INDAGINI
Accertamenti che hanno portato gli investigatori a accusare i due campani di concorso in rapina aggravata, in accordo con la procura di Reggio Emilia che ha coordinato le indagini in questi mesi di intensi approfondimenti. L’ordinanza emessa dal gip su richiesta della procura è stata eseguita e ora i due sono stati arrestati e attendono ai domiciliari le decisioni dell’autorità giudiziaria.
Quel giorno d aprile erano riusciti a “ prelevare” 3mila euro in contanti e a mettere le mani su un assegno da 300 euro, che il cliente a cui il bandito aveva puntato la lama gli aveva appoggiato al banco. Poi, trascinando lo stesso malcapitato dietro li banco, il bandito era riuscito a farsi consegnare altri mille euro dal casseriere. —
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