REGGIO EMILIA. Nelle ultime settimane diversi casi di discriminazione nei confronti degli stranieri hanno fatto discutere tutta Italia. Datori di lavoro che non vogliono camerieri di colore e albergatori che non vogliono accogliere stranieri hanno riempito fiumi di carta e ore di trasmissioni televisive.
A volte, però, accade anche il contrario e può capitare, che siano gli italiani a non essere ben accetti dalle altre nazionalità. È il caso di un particolare cartello appeso qualche giorno fa su un albero di via Emilia Ospizio.
L’annuncio riguarda l’affitto di un appartamento del tutto rispettabile: tre camere da letto, una sala, una cucina, un bagno, un solaio e una cantina. Il tutto, ovviamente, ammobiliato. Peccato però che sia specificato, a caratteri cubitali, che il locale è disponibile solo per cittadini di origine cinese.
Una richiesta davvero particolare che ci ha incuriosito al punto da provare a contattare il numero indicato nel cartello per saperne di più e cercare di capire le motivazioni all’origine di questa singolare indicazione. Così, unicamente via WhatsApp come specificato dall’annuncio, scriviamo al cellulare che fa riferimento a una agenzia immobiliare.Tentiamo una volta, ma non riceviamo risposta. Tentiamo una seconda ma l’andazzo è sempre quello.
Così capiamo che forse il problema è che non scriviamo in cinese, e desistiamo. L’appartamento rivolto solo ai cittadini della Repubblica popolare rimarrà un mistero. Quello che è certo, tuttavia, è che non è il primo caso di appartamenti, locali o attività commerciali rivolte unicamente agli asiatici. La comunità cinese, storicamente una delle più chiuse e autoreferenziali fra quelle che emigrano all’estero, spesso si rivolge solo ai propri componenti per portare a termine le transizioni.
È il caso ad esempio di via Turri, dove molti cinesi stanno comprando appartamenti per riaffittarli ai connazionali. Oppure i manifesti di affitto scritti direttamente in mandarino.