CORREGGIO. Si infiamma la polemica su uno dei temi più delicati del momento: i profughi. A Correggio, tra la fine di questo mese e l’inizio di dicembre, dovrebbero arrivarne 12 che verranno ospitati all’ostello. Questo a seguito del trasferimento dei 12 richiedenti asilo, che attualmente alloggiano nella struttura di via Cavour, in un appartamento nel quartiere espansione sud.
In tutto, secondo i calcoli previsti dai parametri stabiliti dal ministro dell’Interno Angelino Alfano, a Correggio potrebbero arrivare fino a 60 migranti: al momento, con i 12 che dovrebbero arrivare alla fine del mese, il numero complessivo è di 39.
La sezione locale della Lega nord si dice profondamente preoccupata per l’imminente trasferimento e fa riferimento all’apposita commissione che si è svolta giovedì, indetta dall’amministrazione comunale. «Abbiamo partecipato a questa commissione – conferma il segretario della Lega nord di Correggio, Riccardo Rovesti – Il vicesindaco Marzocchini ha spiegato che il Comune ha aderito alla richiesta del ministro Alfano di ospitare 2,5 cosiddetti profughi ogni mille abitanti. Pertanto, l’amministrazione si è resa disponibile ad accogliere fino a 60 profughi sul territorio comunale. Crediamo che prima di accettare questa direttiva del ministro dell’Interno, l’amministrazione avrebbe dovuto assolutamente convocare un’assemblea pubblica chiedendo il parere dei cittadini. I nuovi cosiddetti profughi, di cui non si conosce esattamente il numero, ma dovrebbero essere una quindicina, prenderanno il posto di quelli ospitati nell’ostello di via Cavour, in cui vivono già 12 richiedenti asilo che verranno trasferiti in un immobile all’Espansione sud». «Siamo assolutamente contrari l’ostello è una struttura turistica. I richiedenti asilo trasferiti all’Espansione sud saranno a carico della cooperativa “L’ovile” – conclude la Lega nord – che si rapporterà con il proprietario dello stabile, ovviamente dietro il compenso dei 35 euro al giorno per ogni profugo: con un rapido calcolo si intuisce che la cooperativa riceverà un cospicuo introito mensile».
Diretta è la risposta del vicesindaco, Gianmarco Marzocchini, alle accuse del Carroccio. «Innanzitutto, proprio perché non amministriamo il Comune come proprietà privata, come invece sostiene la Lega, con l’accoglienza noi intendiamo affermare che Correggio è la casa di tutti – sottolinea Marzocchini – I profughi non sono 15, come affermato dalla Lega, ma 12. Ancora una volta, ribadisco l’iter rispettato in questi casi. La Prefettura incarica la cooperativa di cercare risorse sul territorio per ospitare i profughi. Quando le risorse vengono trovate, viene comunicato al Comune. Secondo la Lega tutte le volte che arriva un profugo dovremmo fare un’assemblea pubblica... Riguardo al numero di 60 previsto secondo le disposizioni del Ministero dell’interno, si tratta di una somma ideale verso la quale si tende, ma non è detto che venga raggiunta». «Per ora, i profughi, se arriveranno i 12 attesi tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre, sono 39. E proprio per rendere partecipi i cittadini, lunedì faremo un incontro all’Espansione sud, il quartiere dove sorge l’appartamento in cui verranno trasferiti i richiedenti asilo una volta che saranno arrivati i profughi» conclude.