REGGIO EMILIA. Ore 11 circa. Prima un caffè al bar Garibaldi. Anzi no, prima una foto di gruppo con i candidati reggiani di Centro con Bonaccini. E poi di corsa, che la giornata è lunga. E il tempo non sembra bastare mai. Hotel Notarie, ospedale Santa Maria, cantiere del CoRe. E poi verso la cantina di Puianello, il teatro di Bismantova a Castelnovo Monti e Busana, a parlare di fusione dei Comuni fino a notte fonda. Chilometri su chilometri. A bordo di un camper. Che ieri, nell’ennesima tappa reggiana del suo tour, ha avvicinato Stefano Bonaccini, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, al record dei duecento Comuni emiliano-romagnoli visitati in campagna elettorale.
Sarà mica lo stesso camper di Renzi? «A dire il vero, quello di Renzi non lo ricordo», ammette mentre invita a fare un giro. Due letti, un bagno, un frigo. «Non è che sia proprio il massimo», aggiunge. E comincia a parlare dei suoi progetti per la Regione.
Ha appena terminato un incontro su innovazione ed Ict. E ora lo aspettano al Santa Maria, dove il sindaco Luca Vecchi, il segretario provinciale Pd, Andrea Costa, e il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, faranno gli onori di casa per mostrargli il CoRe, su invito della Sicrea, impresa che sta eseguendo i lavori. Ma prima una capatina con gli operatori sanitari, nel bar dell’ospedale, dove davanti a decine di medici e infermieri illustra la battaglia alle liste d’attesa. Strette di mano, qualche dolcetto. Ed è già tempo di indossare l’elmetto ed andare in cantiere. Ore 14 circa.
«Bonaccini ha potuto toccare con mano un progetto estremamente importante per l’Emilia Romagna – afferma Luca Bosi, presidente Sicrea – Un investimento di 30 milioni, in parte del Santa Maria, in parte della Regione e in parte, per circa 3 milioni di euro, del volontariato reggiano, in particolare del Grade. Per noi è un orgoglio. Stiamo rispettando budget e tempi, poiché un’area sarà aperta già a maggio 2015».
I tempi. Sono proprio quelli che stringono. Perciò ancora a bordo, questa volta diretti a Puianello. Con Bonaccini, si alternano i candidati reggiani, da Andrea Rossi ad Ottavia Soncini, fino a Ivan Malavasi e Fabrizio Benati. Chilometri su chilometri a setacciare il territorio, incontrare persone, prendere appunti.
Bonaccini c’è, verrebbe da dire. «A differenza dei miei avversari, conosco la regione palmo a palmo», ripete in campagna elettorale. E a stargli dietro c’è da scommetterci. (e.spa.)