REGGIO EMILIA. Quindici cose da mangiare a Reggio Emilia e dintorni. Gli immancabili, quei cibi che non possono mancare nella collezione culinaria di ogni reggiano e degli amanti della buona tavola. Visto che siamo in Emilia, dieci piatti erano... un po' pochini. Per questo, ne abbiamo scelti quindici. Quali sono i "must" della gastronomia reggiana? Ecco le nostre proposte, che non vogliono essere una classifica, ma solo un elenco di idee da condividere con voi. Utilizzate lo spazio commenti qui sotto per dirci le vostre.
MAPPE: le nostre proposte, le vostre segnalazioni
Per visualizzare la mappa a tutto schermo, CLICCATE QUIL'antipasto di salumi misti all'Osteria in Scandiano
L'importante è la scelta del prodotto, bisogna conoscere l'allevatore e sapere che tipo di alimentazione fornisce ai suoi maiali. Poi non c'è bisogno di ricercare cose strane: salame, prosciutto e mortadella sono un modo super per iniziare una cena, magari in un bel luogo come all'Osteria di Scandiano, vicino alla Rocca.
L'erbazzone, quello "vero"
Tutti i bar e tutti i fornai propongono l'erbazzone, ma difficilmente ne troverete due uguali. In montagna lo si fa anche con il riso, alcuni sono più grassi e pesanti, altri quasi light. In casa alcuni lo friggono. Bisogna andare alla ricerca di quello più adatto al nostro palato.
Il gnocco al forno, da imbottire con la mortadella nei forni di Reggio
Anche questo è un must. Bellissimo andare a scuola con il gnocco nella carta del fornaio. Il meglio del meglio è imbottirlo con la mortadella e mangiarlo passeggiando. Alcuni fornai lo fanno alto, altri più basso e coperto dai lardini.
Il gnocco fritto, la domenica nei migliori centri sociali di Reggio
La domenica avete amici a cena oppure non avete voglia di cucinare? No problem, andate nel più vicino centro sociale e comprate qualche decina di pezzi di gnocco fritto. Con il salume metterete in tavola un piatto unico che manderà tutti a letto soddisfatti.
Il Parmigiano Reggiano con gocce d'aceto balsamico
C'è Parmigiano Reggiano e Parmigiano Reggiano, invecchiato e da pasteggio. Una ottima proposta di formaggio stagionato è quello del caseificio di Roncadella, dove il casaro è donna. Abbinarlo all'aceto balsamico del consorzio (tre etichette: aragosta, argento e oro a seconda dell'invecchiamento) è super.
I cappelletti in brodo della Trattoria da Gianni di Casina
E' una disputa antica quella fra i cappelletti di montagna e quelli di pianura, soprattutto in fatto di dimensioni. Molti locali ne propongono di ottimi, fatti direttamente da rezdore delle case vicine. Da Gianni è possibile mangiare bene ripassando una pagina della storia recente: è in questo locale che nel 1970 vennero fondate le Brigate Rosse
La bomba di riso delle Casette di Carpineti
La bomba di riso è uno di quei piatti che ogni famiglia prepara a modo suo. La tradizione più nobile la vuole servita con il ragù di piccione, ma è ottima anche il ragù di maiale e con il sugo di funghi. Pochi ristoranti la propongono, Le Casette è uno di questi.
I tortelli con vari ripieni della "Tortelloterapia" di Sordiglio di Casina
Reggio e tutta l'Emilia sono la terra della pasta fresca ripiena e i tortelli della pasta ripiena sono la migliore espressione. Di tutti i gusti, partendo dai tradizionali di erbette a quelli nostrani di zucca. Il nome ristorante, Tortelloterapia, parla da solo.
Il risotto con il lambrusco dell'Osteria la Fratelansa di Guastalla
Un tempo c'era bisogno di calorie per il duro lavoro dei campi, il risotto con il lambrusco è un piatto che le calorie le fornisce con prodotti tutti a chilometro zero. Bellissimo mangiare questo piatto viola-bordeaux in un ambiente d'altri tempi come la Fratelansa.
Il risotto alla zucca
La zucca come prodotto tipico se la contendono Reggio e Mantova, visto che le coltivazioni migliori sono sulle sponde del Po. Alla stagione giusta il riso viene esaltato dal sapore e dal colore della zucca, però attenzione: nella preparazione va usato solo Parmigiano Reggiano di alta qualità.
Il carrello dei bolliti dell'Osteria Canossa di Reggio
La reggianità fatta e finita. Il carrello dei bolliti è la portata che il turista ci invidia. Ovvio è che per essere buono il carrello deve essere sempre rifornito. Il Canossa di via Roma deve la propria fama anche al carrello, accompagnato da mostarda e dalle famose e colorate salse.
Gli arrosti vari dell'osteria di Ghiarole
Il secondo classico dei reggiani non è composto solo dai bolliti. Ci sono anche gli arrosti, in cui è fondamentale ovviamente la materia prima. Ma c'è bisogno anche della mano sapiente dello chef per aggiungere alla carne l'aroma giusto. A Ghiarole si mangia in un ambiente che è storia e tradizione.
Le cotolette con i piselli della rosticceria Fior di spiedo di Reggio
Piatto di assoluto successo anche con i bambini che alla fine si ritrovano (come i grandi) a tirare su il sugo con un pezzo di pane in mano. Il segreto sta nel cominciare bene con un soffritto saporito. Alla rosticceria di piazza Fiume ne preparano di favolose: le porti a casa e hai fatto giornata.
La zuppa inglese all'Osteria di Montalto
Dolce reggianissimo (in Inghilterra non sanno nemmeno cosa sia), a seconda dei ristoranti viene servito in coppette o tagliato a fette. Irrisolta la vecchia disputa fra chi vuole una striscia di marmellata di prugne fra la crema e la cioccolata. All'Osteria di Montalto la servono nella coppetta.
La torta di riso
Fantastica invenzione reggiana anche qui con ingredienti a chilometro zero. I segreti sono due: prima del forno lasciar riposare a lungo il composto in modo far formare la crema di latte sopra il riso ed essere generosi con il sassolino. Tanti forni la propongono, pochi purtroppo i ristoranti.
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