È la vincita più clamorosa della storia del SuperEnalotto e tra le maggiori di una lotteria nel mondo. Ma questa enorme, colossale, superlativa botta di lato B è anche l’affare migliore della storia dell’umanità: 200 milioni di euro, anzi per la precisione 209 milioni, 160 mila e 441 euro sono stati vinti rischiandone 2. Una monetina bicolore in cambio di un patrimonio. Un investimento che si moltiplica per cento milioni: nessuna speculazione o invenzione o affare ha mai reso né mai renderà tanto. Il tutto a Lodi, 45 mila abitanti 25 chilometri a sud di Milano, anzi «32 dal Duomo», come chiosa un pignolo.
Inutile dire che a Lodi è quanto di più clamoroso sia mai successo dalla notte dei tempi. Naturalmente, chi sia il lodigiano più fortunato della storia (concesso e non dato che sia un cittadino, ma Lodi non è una meta turistica) non si sa. Visto che in Italia vincere qualcosa a una riffa è considerato quasi un delitto, da oggi si scatenerà la caccia all’uomo. Conoscendo la provincia italiana, ognuno dei 45 mila e rotti abitanti si trasformerà, a seconda del sesso, in Hercule Poirot o in Miss Marple per scoprire l’invidiatissimo «colpevole». Di sicuro si sa soltanto dove il signor Fortuna ha fatto il colpo: bar Marino, all’incrocio fra via Volturno e via Cavour, pieno centro, a cinquanta metri dal bel Duomo della cittadina, zona di passaggio e passeggio, frequentatissima. La caccia non sarà facile.
La notizia è arrivata ieri sera alle 21. E Lodi, che non è esattamente la città che non dorme mai, in questi giorni ferragostani appare alquanto morta. Tanto che il bar Marino era chiuso, dopo che le serrande erano state abbassate come al solito alle canoniche 20. Poi è arrivata la titolare, Marisa Casarini, che lo manda avanti insieme alla figlia Sara. Il marito, Guglielmo Pozzi, dà una mano ogni tanto. E qui, le reazioni abituali: emozione, gioia, tappi che saltano, mentre arrivano a ondate i giornalisti e una pattuglia di vigili regola il pur contenutissimo assembramento. «Ero davanti alla tivù, guardavo la storia della povera Nadia Toffa», racconta la signora Marisa ancora frastornata. Un cartello della Sisal ricorda la vincita record precedente nel locale 123 mila euro nel 2014. Rispetto a questa, «quisquilie e pinzillacchere», direbbe Totò.
Indizi, ovviamente, nessuno. Oltretutto quattro volte alla settimana, vicinissimo, c'è un mercato assai frequentato, dunque il vincitore può davvero essere chiunque. «La notizia ce l'ha telefonata un amico, all'inizio pensavo a uno scherzo. Poi il telefono non ha più smesso di suonare». Il signor Guglielmo, comunque, un segno dal neomiliardario se l'aspetta: «Mi basterebbe l’1%», ma forse non ha fatto bene i conti, fanno più di due milioni di euro, che come cadeau sono decisamente tanti. Gli avventori esibiscono le banalità d'uso, «ti rendi conto, due euro che ti cambiano la vita», però due ragazzotti sono accorsi interrompendo addirittura il calcetto, quindi l'emozione c'è. «Da domani gioco tutti i giorni», annuncia una signora emozionantissima per conto terzi.
Si sa tutto, invece, del biglietto fortunello. I sei numeri miliardari sono 7, 32, 41, 59, 75 e 76, numero jolly 21, superstar 11. Il record precedente era di «appena» 177 milioni e rotti, realizzato nel 2010. Ma la notizia più curiosa è che i numeri vincenti sono stati scelti dal sistema Quick Pick, che crea casualmente la schedina senza che il giocatore debba scegliere i numeri. La fortuna è stata anche più cieca del solito.